Sai salvare un bambino?

Mi ero ripromessa di farlo mille volte ma poi ho sempre dato priorità ad altro. Poi un giorno mi si è accesa una lampadina nel cervello e ho detto basta, ora vado. Oggi dico “potevo farlo prima”.

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Il corso di primo soccorso e distruzione pediatrica mi ha toccato nel profondo, mi ha fatto sentire un’idiota per non averlo fatto prima e mi ha fatto piangere al pensiero che potesse succedere qualcosa prima che io fossi in grado di intervenire.
I bambini sono “macchine praticamente perfette” ma è importante che chi vive intorno a loro sappia come muoversi, nella maggior parte dei casi infatti, i danni maggiori sono provocati proprio da un primo soccorso sbagliato.
E’ quindi importantissimo sensibilizzare alla prevenzione, al giusto comportamento e diagnostica del problema e successivamente all’esecuzione delle giuste manovre.
Ogni anno in Italia muoiono circa 50 bambini (soprattutto da 0 ai 2 anni) per soffocamento. Nei bambini così piccoli è la seconda causa di morte pediatrica dopo gli incidenti stradali. Parliamo di bambini sani, che in un giorno qualsiasi muoiono mentre stanno facendo quello che fanno sempre: mangiare o giocare.
Muoiono perché intorno a loro non ci sono persone che hanno seguito un corso di disostruzione. Poche semplici manovre che però vanno eseguite immediatamente, entro 4 minuti, prima che la mancanza di ossigeno provochi danni cerebrali al bambino o la morte.

Attualmente, solo in poche regioni italiane c’è obbligo per chi vive a stretto contatto con i bambini di partecipare ad un corso di questo tipo. Le maestre, le baby sitter e le tate d’asilo a cui affidiamo i nostri bambini potrebbero non essere in grado di salvar loro la vita!
A mio modesto parere, ogni persona che vive a stretto contatto con dei bambini dovrebbe avere l’obbligo di frequentare un corso primo soccorso e di manovre di disostruzione pediatriche. Chiunque.
Gli incidenti di percorso con i piccoli sono sempre dietro l’angolo ed il rischio di soffocamento è una concreta realtà. Tutto ciò che ha una dimensione che passa attraverso un rotolo di carta igienica è potenzialmente pericoloso. Non solo quindi una caramella, un acino d’uva o una ciliegia, ma anche una semplice albicocca che crediamo troppo grande per fare danni! Ciascuno di questi alimenti può facilmente costituire un serio pericolo per i nostri bambini e voltarsi dal lato opposto pensando “ a me non accadrà mai” purtroppo non ci esonera dal rischio.
Credo che un corso di questo tipo dovrebbe essere inserito nei corsi pre-parto portando alla sensibilizzazione la maggior parte delle persone possibili.
Guardate questo video…

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Da tempo in Italia sono tantissime le associazioni che organizzano in tutte le regioni corsi formativi e didattici nell’ambito del progetto Manovre SalvaVita Pediatriche. Iscrivetevi! Fatelo!
Personalmente ho avuto l’onore di partecipare ad un corso organizzato da Sant’Agostino Soccorso ONLUS, un’associazione di volontari unica in Italia, completamente autofinanziata e riconosciuta in tutto il mondo per formazione su protocolli americani, ahimè molto più evoluti di quelli italiani.
Voglio condividere con voi i punti chiave di questo incontro ma non smetterò mai di dirvelo, iscrivetevi ad un corso di questo tipo, potreste salvare la vita ai vostri bambini.
Come vi avevo già accennato la cosa più importante è il riconoscimento del problema, capire che sta succedendo qualcosa. Se credete che si tratti di qualcosa di grave chiamate immediatamente il 118 e fornite all’operatore il maggior numero di informazioni possibili (Aspetto: piange, interagisce, è vigile, ha lo sguardo fisso, non parla. Respirazione: emette rumori, utilizza muscoli accessori come la gola ed allarga proporzionalmente le narici. Caratteristiche cutanee: è cianotico, pallido, a chiazze… ) Tutte queste informazioni sono indispensabili per far arrivare un soccorso adeguato e l’operatore al telefono non è un semplice centralinista ma una persona formata e competente in grado di assisterci telefonicamente guidandoci nelle prime manovre di soccorso fino all’arrivo dell’ambulanza.
Importantissimo per l’arrivo dei soccorsi è:
• che il numero civico della nostra abitazione o del luogo in cui ci troviamo sia ben visibile. In caso contrario è importante farsi trovare in strada perché spesso l’ambulanza perde più tempo a trovare il numero civico che ad arrivare
• in caso di arrivo dell’elicottero, se di notte accendere le luci, se di giorno sventolare un lenzuolo bianco perché dall’altezza in cui vola non si riesce a vedere una semplice persona che si sbraccia!
• tenere lontani i curiosi e legati i cani
• in caso di traumi non spostare il bambino
• in caso di ingestione di sostanze tossiche (detersivi o farmaci) non provocare il vomito e non somministrare acqua, latte o altri alimenti

In caso di emergenze respiratorie per ingestione di un corso estraneo ecco cosa fare:
• se il bambino respira e tossisce lasciamolo tossire ed incitandolo a continuare, lasciando che assuma le posizioni che preferisce. NON diamogli pacche sulla schiena e NON incitiamolo a guardare in aria. In questo caso lasciamo perdere le dicerie della nonna, potremmo peggiorare la situazione.
• se smette di tossire e di respirare dobbiamo intervenire IMMEDIATAMENTE con le manovre di disostruzione. Inutile aspettare i soccorsi perché non arriverebbero in tempo. Abbiamo pochissimi minuti. Non abbiate paura di fargli male perché con molta probabilità morirebbe. Dobbiamo intervenire!

Il protocollo insegna che se il bambino ha meno di 1 anno, è indispensabile metterlo sdraiato a pancia in giù sulla nostra gamba ed esercitare 5 colpi decisi, obliqui e interscapolari. Girare poi il bambino e se vediamo il corpo estraneo in bocca, rimuoviamolo velocemente con un dito ad uncino, in caso contrario, sdraiato a pancia in su esercitiamo 5 compressioni toraciche all’altezza dei capezzoli con due dita. Ripetere la sequenza fino all’espulsione del corpo o all’arrivo dei soccorsi.
Se il bambino perde conoscenza adagiamolo a terra sistemando la testa in posizione neutra e iniziamo la rianimazione cardio-polmonare con 30 compressioni toraciche (con due dita) poi 2 ventilazioni bocca-bocca/naso poi riprendere il ciclo fino all’arrivo dei soccorsi.

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Se il bambino invece ha più di 1 anno meglio tenerlo in piedi, accovacciandoci in ginocchio e tenendolo tra le nostre gambe. Con un pugno chiuso e l’altra mano che lo afferra, effettuiamo diverse compressioni all’altezza del diaframma, verso di noi ed in alto in modo da spingere fuori aria e provocare la tosse. Se il bambino smette di respirare sdraiamolo a terra e come nel caso del lattante iniziamo la rianimazione cardio-polmonare con 30 compressioni toraciche, questa volta con il palmo di 1 mano poi, dopo aver controllato che il corpo estraneo non sia risalito nella bocca, esercitiamo 2 ventilazioni bocca/bocca e continuare con le compressioni fino all’arrivo dei soccorsi. 30 compressioni e 2 ventilazioni.

Non voglio scioccarvi ma voglio che capiate l’importanza di questi corsi. Se non vi ho ancora convinto guardate questo video, è la testimonianza di una mamma che è riuscita a salvare il proprio bambino grazie a queste manovre, nonostante la paura che gli stesse morendo tra le braccia.

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Se non visualizzi correttamente il video clicca qui

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Cercate su internet e guardate quali associazioni della vostra zona organizzano questi corsi e fatelo e fatelo fare anche ai nonni perché è davvero importantissimo, potreste salvargli la vita!